PALAZZO RONCAS

AOSTA 2013
R.A.V.A. - REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA
Nuova Sede dei Dipartimenti della Soprintendenza Beni ed Attività Culturali della Regione Valle d’Aosta
Progetto architettonico DL e Rilievo: Prof. Arch. Giovanni Torretta (Progetto architettonico), Arch. Claudio Perino (Progetto architettonico e Direzione Lavori), Arch. Matteo Cafasso (Progetto architettonico), Arch. Silvia Avataneo (collaborazione al progetto architettonico)
Strutture e DL operativa strutture: Ing. Giovanni Botta (Capogruppo), Ing. Gianfranco Castiglioni, Ing. Giovanni Vercelli
Progetto restauro superfici e parti decorate: Arch. Antonio Rava
Impianti fluido-meccanici e relativa DL operativa: Ing. Marco Lazzerini
Impianti elettrici e reti dati e relativa DL operativa: Ing. Renzo Zorzi, Ing. Sergio Berno
Sicurezza in fase di progetto ed in fase di esecuzione: Arch. Matteo Cafasso, Ing. Giovanni Botta
Il Palazzo fu costruito negli ultimi anni del 1500 e nei primissimi del 1600 da Pierre Leonard Roncas, Segretario di Stato e Primo Ministro di Carlo Emanuele I di Savoia. Dopo i primi 100 anni il Palazzo fu venduto dagli eredi della famiglia Roncas al Ducato di Aosta. La dimora, essendo in Aosta unica per sontuosità e ricchezza, fu sede dei Balivi, degli Intendenti, della Prefettura, del tribunale e, da ultimo, del Comando dei Carabinieri; tuttavia i progressivi interventi di adattamento non ne modificarono in modo sostanziale l’impianto.   In tempi recenti l’Amministrazione Regionale ha liberato il Palazzo dalla presenza dei Carabinieri e lo ha destinato a sede della Soprintendenza Regionale ai Beni Culturali.
Palazzo Roncas si caratterizza per avere un nucleo principale organizzato sull’asse che attraversa da est ad ovest il cortile quadrato. Su due lati del cortile si sviluppano loggiati con volte affrescate a grottesche di fattura molto raffinata e ben conservate, stilisticamente ricollegabili a quelle del palazzo Perrone di San Martino ad Ivrea ed al Castello Tapparelli di Lagnasco a loro volta attribuibili ad autori operanti nell’ambito di casa Savoia, a Roma, ed in Spagna. Il progetto di recupero e di restauro finalizzato alla conservazione dell’immobile ed all’adattamento alla nuova funzione di sede della Soprintendenza ha comportato:
- Il rilievo filologico
- L’indagine dendrologica delle strutture portanti del tetto
- L’inventario di tutte le parti artisticamente rilevanti e rilevabili mediante una campagna di sondaggi
- Il progetto di restauro degli affreschi e degli stucchi e dei pochi pavimenti originali
- Il progetto distributivo con la previsione di una nuova scala
- Lo scavo archeologico per assicurare la fattibilità della nuova scala
- Il progetto impiantistico di minimo impatto risolto con reti orizzontali in pavimenti galleggianti
- Il progetto illuminotecnico di illuminazione e valorizzazione degli apparati decorativi
- L’analisi strutturale di pareti e orizzontamenti eseguita con sondaggi e prove di carico
- Il progetto di consolidamento strutturale